Skip to main content
European Commission logo

Eurydice

EACEA National Policies Platform:Eurydice
Italia:Mobilità nell'educazione dell'infanzia e nell'istruzione scolastica

Italy

13.Italia:Mobilità e internazionalizzazione

13.1Italia:Mobilità nell'educazione dell'infanzia e nell'istruzione scolastica

Last update: 14 December 2023

Mobilità degli alunni e degli studenti

La mobilità degli alunni è possibile all’interno del Programma Erasmus+ (Programma LLP fino al 2013) in varie forme per gli istituti scolastici di ogni ordine e grado.

La mobilità degli alunni è possibile nell’ambito di un partenariato strategico (Azione Chiave 2) purché apporti valore aggiunto all’interno del progetto. Oltre agli incontri di progetto tra partner è infatti possibile pianificare eventi di formazione congiunta, visite di studio, attività di progetto tra gruppi di alunni, scambi linguistici e anche mobilità di lunga durata dello staff, per insegnamento e formazione, o mobilità per studio degli alunni.

Nello specifico, la mobilità per studio degli alunni può essere di due tipologie: 

1) Mobilità a lungo termine da 2 a 12 mesi: gli alunni delle scuole superiori possono frequentare una parte dell’anno scolastico presso un istituto europeo partner, sulla base di un learning agreement volto a concordare il programma di studio e il riconoscimento dell’esperienza al rientro in Italia. La reciprocità non è obbligatoria. Gli alunni devono avere almeno 14 anni ed essere iscritti regolarmente a scuola.

2) Mobilità a breve termine da 5 gg a 2 mesi: attività di progetto congiunte fra gruppi di alunni (non è previsto limite d’età).

Mobilità degli insegnanti

La mobilità degli insegnanti è aumentata notevolmente a partire dal 1995 con l’avvio dei programmi europei (prima Socrates e Leonardo da Vinci, poi il Programma LLP e infine, a partire dal 2014, Erasmus+). In particolare le richieste provengono dai docenti della scuola primaria e secondaria di secondo grado. I docenti oltre a partecipare a corsi strutturati di formazione possono richiedere di prendere parte ad attività di job shadowing e di partecipare a conferenze. Un’alta percentuale di docenti richiede di svolgere la formazione durante i periodi in cui non c’è attività didattica nelle scuole per evitare di creare difficoltà organizzative all’istituto di appartenenza che spesso soffre di scarse risorse per supplire l’assenza di docenti in formazione.

Nell’ambito del nuovo programma Erasmus+ è prevista un’azione specifica (Azione Chiave 1) dedicata alla mobilità per l’apprendimento. Tuttavia, Erasmus+ non prevede la possibilità di candidature individuali. È l’istituzione scolastica che presenta un unico progetto di mobilità per il proprio staff docente e non docente, di ogni livello scolastico. La formazione europea diventa un’esperienza di crescita professionale e di sviluppo di nuove competenze connesse alle esigenze dell’istituto nel suo insieme.

Possono candidarsi tutti gli Istituti scolastici che offrono istruzione generale, professionale o tecnica a ogni livello, dall’istruzione pre-primaria a quella secondaria superiore. Può inoltre candidarsi un consorzio composto da minimo due scuole coordinate da un USR (Ufficio scolastico regionale o ente equivalente per le Regioni a statuto speciale). Il coordinatore può essere solo un USR e i membri possono essere solo soltanto scuole.

Un progetto di mobilità può comprendere varie tipologie di attività in uno dei Paesi partecipanti al Programma, come per esempio attività di insegnamento, corsi strutturati o eventi di formazione, job shadowing.

Il progetto di mobilità ha una durata di 1 o 2 anni a partire dal 1/6/2015 data unica di inizio del progetto.

Le attività di mobilità possono avere durata variabile da 2 giorni a 2 mesi. 

Una forma di mobilità degli insegnanti si realizza anche attraverso i progetti e-Twinning, sempre nell’ambito del Programma Erasmus+.

Un progetto eTwinning offre la possibilità a due o più insegnanti di paesi diversi di sviluppare attività didattiche insieme, attraverso tutti gli strumenti offerti dalla piattaforma eTwinning, integrando la didattica tradizionale con l’utilizzo delle nuove tecnologie. La mobilità si realizza attraverso workshop organizzati congiuntamente dalle Unità nazionali e dall’Unità centrale eTwinning, aperti a tutti i paesi.