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Italia:Assicurazione di qualità nell'educazione della prima infanzia e nell'istruzione scolastica

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11.Italia:Assicurazione di qualità

11.1Italia:Assicurazione di qualità nell'educazione della prima infanzia e nell'istruzione scolastica

Last update: 14 December 2023

Nidi d’infanzia (0-3)

L’educazione della prima infanzia (0-3 anni) non è coinvolta in alcuna procedura di assicurazione della qualità a livello nazionale, né lo sono gli istituti che la erogano (nidi d’infanzia). I nidi d’infanzia sono sottoposti a procedure di monitoraggio e valutazione finalizzate all’accreditamento dei nidi, sulla base delle rispettive normative regionali. L’accreditamento è decentralizzato a livello locale e perciò non è possibile fornire informazioni dettagliate. Alcune Regioni stanno sviluppando dei sistemi di autovalutazione come parte del procedimento di accreditamento.

Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria

La scuola dell’infanzia è attualmente esclusa dal Sistema nazionale di valutazione. Tuttavia, fino all’anno 2022/2023 le scuole dell’infanzia saranno coinvolte in una procedura sperimentale specifica per questo livello di istruzione. Dopo la fase sperimentale, l’autovalutazione delle scuole dell’infanzia sarà inserita nel Sistema nazionale di valutazione e seguirà lo schema della valutazione per i livelli primario e secondario che viene descritto di seguito.

Organi responsabili

Il processo di assicurazione della qualità è realizzato al Sistema nazionale di valutazione (SNV) all’interno del quale tre sono gli organi responsabili dell’assicurazione di qualità del sistema di istruzione e formazione (legge 10/2011 e DPR 80/2013).

L’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione (Invalsi) coordina il sistema e predispone le prove di valutazione degli apprendimenti per le scuole di ogni ordine e grado (legge 35/2012). inoltre, partecipa alle indagini internazionali, e sviluppa indagini nazionali periodiche sugli standard nazionali. L’ente è sottoposto alla vigilanza del Ministero dell'istruzione e del merito che, congiuntamente al Ministero dell'università e della ricerca individua con proprie direttive annuali gli obiettivi della valutazione esterna e, con scadenza triennale, definisce le priorità strategiche che l’Invalsi deve considerare per programmare la propria attività.

L’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (Indire) supporta i processi di miglioramento e innovazione educativa, di formazione in servizio del personale della scuola e di documentazione e ricerca didattica. Anche Indire è sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’istruzione e del merito e del Ministero dell'università e della ricerca.

Il terzo soggetto responsabile dell’assicurazione di qualità del sistema di istruzione è il corpo ispettivo costituito da ispettori, ossia dirigenti con funzioni tecniche del Ministero dell’istruzione e del merito. È un corpo autonomo e indipendente, che valuta le scuole e i dirigenti scolastici.

Il Sistema nazionale di valutazione prevede procedure di valutazione sia esterna che interna. Quest’ultima costituisce il primo segmento del sistema. A livello di istituzione scolastica, il Dirigente scolastico e il nucleo interno di valutazione sono responsabili della redazione del rapporto di autovalutazione (RAV).

La valutazione esterna è svolta dai Nuclei esterni di valutazione (NEV) costituiti da un ispettore, o dirigente tecnico, e da due esperti indicati dall’Invalsi, uno interno e uno esterno alla scuola.

A parte le attività da svolgere nell’ambito del Sistema nazionale di valutazione, Il dirigente scolastico organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formativa e risponde dei risultati del servizio, mentre il Collegio dei docenti programma e verifica l’attività didattica.

A livello di secondo ciclo di istruzione, è possibile assolvere l’obbligo di istruzione anche nei percorsi regionali di istruzione e formazione professionale (IFP). L’assicurazione di qualità in questo settore è svolta dal Reference Point nazionale istituito nel 2006 nell'ambito del Quadro europeo per l'assicurazione di qualità nel VET (Enqa Vet - European Quality Assurance in Vocational Education and Training). Il Reference Point ha la sua sede presso l'Istituto nazionale per le analisi delle politiche pubbliche (Inapp), ente pubblico di ricerca scientifica che opera in collaborazione con i Ministeri del Lavoro e dell’Istruzione, le Regioni, le Parti sociali, l'Unione Europea e altri Organismi internazionali per lo sviluppo della formazione professionale. Il Reference Point ha un Comitato d’indirizzo del quale fanno parte i Ministeri del Lavoro e dell'Istruzione, le Regioni, le Parti sociali, nonché rappresentanti dei soggetti erogatori di Istruzione e di formazione professionale.

Approcci e metodi per l'assicurazione di qualità

La valutazione delle scuole

Il Sistema nazionale di valutazione (SNV) ha i seguenti obiettivi:

  • aiutare le scuole a tenere sotto controllo gli indicatori di efficacia e di efficienza della propria offerta formativa e a impegnarsi nel miglioramento, favorendo così un esercizio responsabile dell’autonomia;
  • fornire alla scuola informazioni utili per orientare le politiche educative alla crescita culturale, sociale ed economica del paese e per progettare azioni di sostegno per le scuole in difficoltà;
  • favorire la trasparenza e la rendicontazione sociale;
  • creare le condizioni per poter valutare le prestazioni dei dirigenti scolastici.

Nel SNV, la valutazione interna ed esterna sono parte della stessa procedura che si compone di quattro fasi che si sviluppano in un periodo di tre anni, come previsto dalla normativa in vigore che ha istituito il SNV stesso (DPR 80/2013).

Le quattro fasi sono:

1.    autovalutazione delle istituzioni scolastiche;

2.    valutazione esterna delle istituzioni scolastiche;

3.    azioni di miglioramento;

4.    rendicontazione pubblica dei risultati del processo.

Il primo anno le scuole iniziano la fase di autovalutazione sviluppando un’attività di analisi e di valutazione interna delle attività svolte. Le scuole fanno riferimento a un fascicolo elettronico di dati messi a disposizione dalle banche dati del sistema informativo del Ministero dell’istruzione e del merito (“Scuola in chiaro”), dell'Invalsi e delle stesse istituzioni scolastiche. In questa fase viene anche tenuto conto dei risultati nelle prove nazionali standardizzate. Poi, il dirigente scolastico e il Nucleo interno di valutazione della scuola predispongono un rapporto di autovalutazione (RAV) secondo un format elettronico predisposto dall’Invalsi e dal MIUR. Il RAV è organizzato in quattro sezioni: la prima fornisce indicatori sulla popolazione scolastica, il territorio e le risorse umane e finanziarie della scuola. La seconda sezione riporta i risultati degli studenti nelle prove nazionali. La terza descrive le pratiche didattiche, educative e organizzative della scuola mentre la quarta è dedicata alle priorità della scuola in termini di obiettivi. Tutti i RAV sono pubblicati nella sezione 'Scuola in chiaro' del sistema informativo del Ministero. Infine, in questa fase le scuole redigono anche il proprio piano di miglioramento.

Nella seconda fase, che viene avviata il secondo anno del ciclo di valutazione, si ha la valutazione esterna delle scuole, individuate tramite una procedura di campionamento, che ricevono la visita dei Nuclei esterni di valutazione (NEV). I Nuclei svolgono il loro compito attraverso tre fasi distinte:

  • lettura e analisi dei documenti prima della visita;
  • visita delle scuole per raccogliere dati e informazioni tramite interviste, analisi di documenti, ecc.;
  • formulazione di un giudizio della scuola in un rapporto di valutazione esterna, i cui risultati vengono restituiti alle scuole.

A seguito del rapporto di valutazione le scuole possono rivedere il proprio piano di miglioramento.

A partire dal secondo anno del processo di valutazione, le scuole iniziano a mettere in atto le azioni di miglioramento coerentemente con il loro RAV. Le azioni di miglioramento sono inserite anche nel PTOF della scuola. in questa fase le scuole possono avvalersi del supporto di Indire o di altri soggetti pubblici e privati (università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali).

Infine, durante il terzo e ultimo anno del processo di valutazione, le scuole pubblicano i risultati raggiunti al fine di assicurare la trasparenza e la rendicontazione sociale.

Il Sistema nazionale di valutazione è stato istituito nel 2013 e il primo ciclo di valutazione si è concluso nel 2019. Il secondo ciclo, attualmente in corso, coprirà il periodo il triennio 2019/2022 e così via.

La valutazione degli studenti (prove standardizzate)

La valutazione esterna degli apprendimenti degli alunni è affidata all’Invalsi. Le rilevazioni si svolgono in momenti diversi del percorso di istruzione e riguardano gli apprendimenti in italiano, matematica e, per alcune classi, inglese. I test per la lingua inglese, quando previsti, hanno lo scopo di verificare la comprensione e l’uso della lingua in coerenza e devono essere predisposti in coerenza con il Quadro comune di riferimento europeo per le lingue.

Nella scuola primaria, le rilevazioni coinvolgono gli alunni delle classi seconde (7-8 anni di età) e quinte (10-11 anni di età). I test si svolgono entro il mese di maggio. Per le seconde classi, i test verificano i livelli di apprendimento raggiunti in italiano e matematica, mentre per le classi quinte riguardano anche la lingua inglese.

Nella scuola secondaria di I grado le rilevazioni nazionali si svolgono durante il terzo anno e si svolgono entro il mese di aprile. Le prove hanno come oggetto gli apprendimenti degli alunni in italiano, matematica e inglese. La partecipazione alle prove INVALSI è uno dei requisiti di ammissione all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. Gli alunni, che non possono partecipare alle prove per ragioni gravi e motivate, possono sostenere le prove in una sessione supplementare (legge 107/2015 e d.lgs. 62/2017). Fino all’a.s. 2016/2017 le rilevazioni nazionali erano parte dell’esame finale e il voto ottenuto concorreva al calcolo del voto finale facendo media con i voti ottenuti nelle altre prove.

Nella scuola secondaria di II grado, le rilevazioni nazionali coinvolgono gli studenti delle classi seconde e quinte. Le materie oggetto delle prove sono italiano, matematica e inglese. In base al Dlgs. 62/2019, la partecipazione alle prove costituisce uno dei requisiti di ammissione all’esame di Stato finale. Gli studenti che non possono, per ragioni serie e morivate, partecipare alle prove, possono sostenere i test in una sezione supplementare.

I risultati vengono restituiti alle scuole sia in forma aggregata sia in forma disaggregata classe per classe ai fini dell’autovalutazione e del miglioramento della didattica.

La valutazione del personale

Il Sistema nazionale di valutazione non prevede la valutazione dei docenti.

In via eccezionale, i dirigenti tecnici possono essere chiamati a valutare il docente su iniziativa dell'Amministrazione scolastica nell’ambito di procedimenti disciplinari o di procedimenti di dispensa dal servizio per incapacità o persistente scarso rendimento.

A certe condizioni e in base a quanto stabilito dai contratti integrativi siglati a livello di istituto, i docenti possono ricevere riconoscimenti economici nel quadro di procedure di valorizzazione dirette a tutto il personale scolastico, docente e non docente.

La valutazione dei candidati ai concorsi pubblici per il reclutamento dei docenti è descritta nella sezione dedicata al reclutamento del personale docente nel capitolo ‘Insegnanti e altro personale dell’istruzione’.

La valutazione del sistema

Oltre al Sistema nazionale di valutazione, il Ministero dell’Istruzione e del merito dispone di diverse informazioni sulle scuole:

  • numero degli alunni;
  • dati sulle promozioni;
  • dati sui passaggi da una classe a quella successiva e da un livello di scuola a quello successivo;
  • dati sui bilanci;
  • dati sulla formazione del personale.

L’Invalsi dispone invece dei dati sugli apprendimenti in italiano e matematica ai vari livelli territoriali e può fornire informazioni sugli aspetti di criticità e indicare dove intervenire per migliorare.

Somministra inoltre questionari a studenti, docenti, familiari al fine di indagare livelli di soddisfazione ed altre variabili importanti per la valutazione di sistema.

Inoltre, il Ministero ha affidato all'Invalsi il compito di predisporre, al termine del triennio 2014-2017, un rapporto sul sistema scolastico italiano.