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EACEA National Policies Platform:Eurydice
Varianti organizzative e strutture alternative nell'istruzione primaria

Italy

5.Istruzione primaria

5.4Varianti organizzative e strutture alternative nell'istruzione primaria

Last update: 14 February 2024

Non ci sono varianti organizzative o strutture alternative che offrono istruzione di livello primario nel settore pubblico.

Tuttavia, ci sono misure specifiche che garantiscono il diritto allo studio e l’assolvimento dell’obbligo di istruzione ad alunni che vivono in situazioni particolari: alunni che risiedono nelle piccole isole o in zone montane, o con un numero esiguo di frequentanti e alunni impossibilitati a frequentare la scuola perché degenti in ospedale o a casa per lunghi periodi.

Per l'istruzione privata e l'istruzione familiare si rimanda ai relativi paragrafi del cap. 2.

Istruzione nelle piccole isole e nelle aree di montagna

Il territorio italiano è caratterizzato dalla presenza di molte zone geograficamente svantaggiate come le piccole isole e le zone di montagna. In questi territori, esistono le scuole organizzate in pluriclassi, cioè classi con alunni di età miste, oppure scuole che hanno un numero di studenti esiguo. In questi contesti, viene dato impulso all’uso didattico delle tecnologie digitali, soprattutto con le lezioni in videoconferenza, e alla creazione di reti fra scuole in modo da superare il problema dell’isolamento e della possibile mancanza di confronto e stimoli. Le scuole devono comunque attenersi alla normativa nazionale per quanto riguarda il curricolo, la valutazione e l’organizzazione, fatta eccezione per gli aspetti strettamente connessi al loro particolare contesto. 

L’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (Indire) ha avviato un progetto di ricerca chiamato ‘Piccole Scuole’ che ha come scopo quello di fornire agli istituti organizzati in pluriclassi o con pochi alunni, gli strumenti didattici e il sostegno affinché queste scuole rimangano funzionanti sia come presidio educativo ma anche come contrasto ai fenomeni dell’abbandono e dello spopolamento dei territori. In base alla ricerca condotta da Indire, le piccole scuole primarie sono quelle con meno di 125 alunni iscritti. Nel 2020/2021, le piccole scuole primarie erano 7.435 su un totale di 11.627 piccole scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di I grado, per un totale di 523.757 alunni iscritti. Le piccole scuole di livello primario rappresentano il 50% circa delle scuole primarie. Le scuole primarie con pluriclassi erano 1.165 su un totale di 1.325 fra scuole primarie e secondarie di I grado e rappresentano il 15,7% delle scuole primaie. Fonte: piccolescuole.indire.it (pagina visitata a febbraio 2024).

Scuola in ospedale

Agli alunni ospedalizzati o impossibilitati a frequentare la scuola perché a casa per lunghe degenze, viene garantito l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e, in generale, l’esercizio del proprio diritto allo studio, nonché di mantenere un contatto con la vita scolastica attraverso la ‘Scuola in ospedale’ (SIO). 

Gli ospedali più grandi e i centri pediatrici offrono classi in cui insegnanti qualificati permettono agli alunni di seguire le lezioni come a scuola. Gli insegnanti nelle classi in ospedale lavorano a stretto contatto con gli insegnanti della scuola di provenienza per le valutazioni periodiche e finali. Se la durata dell’ospedalizzazione è più lunga rispetto al tempo trascorso in classe, la valutazione dell’alunno è svolta direttamente dall’insegnante in ospedale, sempre comunque in collaborazione con gli insegnanti della scuola di appartenenza. Lo stesso avviene nel caso degli esami di Stato conclusivi dei cicli di istruzione.

Gli alunni degenti a casa che non possono frequentare la scuola per un periodo superiore a 30 giorni anche non consecutivi, possono ricevere il servizio di Istruzione Domiciliare (ID) da parte di uno o più insegnanti della scuola di appartenenza. Per usufruire di questa possibilità, i genitori devono presentare una richiesta debitamente documentata alla scuola del figlio. La scuola redige poi uno specifico piano didattico che deve essere approvato dall’Ufficio Scolastico Regionale di riferimento. In generale, l’orario settimanale di insegnamento è circa di 4-5 ore a livello primario e 6-7 ore a livello secondario. Tuttavia, sia l’orario di insegnamento che il piano didattico tengono conto delle esigenze educative e di cura dell’alunno. Le procedure per la valutazione sono le stesse degli alunni ospedalizzati.

Nel 2019, l'allora MIUR ha lanciato il Portale nazionale per la scuola in ospedale e per l’istruzione domiciliare. Il Portale è lo strumento di riferimento per accedere alle informazioni sul servizio da parte di tutti i soggetti interessati. In particolare, per le famiglie dei bambini degenti in ospedale o a casa, così come per gli insegnanti che hanno necessità di conoscere buone pratiche, di aggiornarsi e di mantenersi in contatto con la scuola di appartenenza dell’alunno. Infine, il Portale permette al Ministero di monitorare i dati e le risorse impiegate.

Nell’anno scolastico 2022/2023, la scuola in ospedale ha coinvolto 61.293 studenti, 976 insegnanti in ospedale e 264 classi in ospedale. Le ore di istruzione domiciliare sono state 119.198 (fonte: Portale nazionale per la scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare, pagina visitata a febbraio 2024).

 

 

Ultima revisione contenuti: febbraio 2024