A livello di amministrazione centrale e periferica, il controllo della qualità del sistema di istruzione e formazione è svolto dal corpo ispettivo del Ministero dell’istruzione e del merito, costituito dai dirigenti con funzione tecnica.
I dirigenti tecnici svolgono la loro funzione tecnico-ispettiva nelle seguenti aree:
- Sostegno alla progettazione e supporto ai processi formativi;
- Supporto al processo di valutazione e autovalutazione;
- Supporto tecnico-didattico-pedagogico;
- Supporto tecnico-scientifico per le tematiche ed i processi definiti dall’amministrazione (Ministero);
- Accertamenti ispettivi.
In particolare, la funzione di supporto al processo di valutazione e autovalutazione si svolge all’interno del Sistema nazionale di valutazione del sistema di istruzione e formazione (SNV) che coinvolge, oltre al corpo ispettivo, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione (Invalsi) e l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (Indire). Nell’ambito del SNV i dirigenti tecnici si occupano della valutazione delle scuole, in termini di individuazione di eventuali problemi di gestione e delle strategie di miglioramento. Inoltre, possono fra i soggetti coinvolti nella valutazione dei dirigenti scolastici.
In via eccezionale, i dirigenti tecnici possono essere chiamati a valutare il docente su iniziativa dell'amministrazione scolastica nell’ambito di procedimenti disciplinari o di procedimenti di dispensa dal servizio per incapacità o persistente scarso rendimento.
Fonte: Ministero dell’istruzione, DM 41/2022.
Requisiti per la nomina a Dirigente tecnico
Al ruolo ispettivo si accede mediante concorso per titoli ed esami, al quale sono ammessi i dirigenti scolastici nonché il personale docente ed educativo delle istituzioni statali che abbia superato il periodo di prova e abbia un’anzianità di servizio di almeno dieci anni. Per accedere al concorso è necessario anche il possesso di un titolo di istruzione superiore di secondo livello, ottenuto presso un’università o un’istituzione AFAM.
Nel caso di un elevato numero di domande, è necessario superare anche una prova preselettiva effettuata mediante una serie di quesiti a risposta multipla.
Gli esami consistono in due prove scritte e una orale. La prima prova scritta prevede sette quesiti a riposta aperta che accertano la preparazione culturale dei candidati. A questa prova viene attribuito un punteggio fra 0 e 70 punti.
La seconda prova scritta consiste nella risoluzione di un caso pratico relativo allo svolgimento della funzione di dirigente tecnico. Accedono alla seconda prova scritta coloro che hanno ottenuto un punteggio minimo di 49 punti alla prima prova scritta. Alla seconda prova scritta è attribuito un punteggio fra 0 e 70 punti.
La prova orale consiste in un colloquio che accerta le conoscenze culturali e le competenze necessarie per svolgere la funzione di dirigente tecnico. Sono ammessi alla prova orale i candidati che abbiano riportato non meno di 49 punti alla seconda prova scritta. Alla prova orale sono attribuiti fra 0 e 60 punti e la prova è superata con un minimo di 42 punti.
La valutazione dei titoli avviene successivamente al superamento della prova orale e il punteggio finale del concorso è dato dalla somma dei punteggi ottenuti nelle tre prove e nella valutazione dei titoli.
Coloro che superano il concorso sono inseriti in una graduatoria di merito.
Fonte: Ministero dell’istruzione e del merito, DM 109/2024.
Condizioni di servizio
I dirigenti tecnici del Ministero sono dirigenti dello Stato. Le condizioni di servizio sono definite dalle disposizioni di legge e dal Contratto collettivo nazionale.
Il rapporto di lavoro è basato su un contratto individuale che deve indicare la data di inizio del rapporto di lavoro, la qualifica e il trattamento economico, la sede di prima destinazione e la durata del periodo di prova. Quest’ultimo ha la durata di sei mesi, non è rinnovabile e non è prorogabile.
Il dirigente organizza il tempo e l’attività di lavoro in modo flessibile, in base agli obiettivi e programmi da realizzare.
Ai dirigenti con contratto a tempo indeterminato viene assegnato uno specifico incarico la cui durata può andare da un minimo di tre a un massimo di cinque anni. L’incarico può essere rinnovato alla scadenza o revocato anticipatamente ma solo per motivate ragioni organizzative e gestionali.
I dirigenti sono valutati annualmente e al termine dell’incarico, anche ai fini della conferma o dell’affidamento di un diverso incarico.
Il dirigente ha diritto, in ogni anno di servizio, alle ferie retribuite, al riposo per le festività nazionali e locali, al congedo per matrimonio, per lutto o per particolari motivi personali o familiari, così come all’aspettativa non retribuita per motivi personali o di famiglia. Al dirigente si applicano anche le disposizioni sulla maternità e paternità, sulla malattia, e sulla partecipazione a concorsi o esami, congressi, ecc.
Il rapporto di lavoro cessa in caso di compimento del limite massimo di età o al raggiungimento dell'anzianità massima di servizio, per dimissioni del dirigente, per recesso dell'amministrazione o per risoluzione consensuale, per decesso del dirigente o per perdita della cittadinanza.
La retribuzione dei dirigenti tecnici è composta da una parte fissa e da una parte variabile. La parte fissa è costituita da: stipendio tabellare (nel 2024 pari a 47.015,77€ lordi annui), retribuzione di posizione fissa (nel 2024 pari a 13.345,11€ lordi annui) e retribuzione di posizione variabile, che comprende anche la retribuzione di risultato.