Skip to main content
European Commission logo

Eurydice

EACEA National Policies Platform:Eurydice
Italia:Organizzazione dell'istruzione secondaria superiore professionale
Italy

Italy

6.Istruzione secondaria e post-secondaria non terziaria

6.7Italia:Organizzazione dell'istruzione secondaria superiore professionale

Last update: 14 December 2023

L’istruzione secondaria statale è amministrata a livello centrale dal ministero competente, attualmente denominato Ministero dell'istruzione e del merito, di seguito indicato come 'Ministero'.

L'istruzione è obbligatoria per 10 anni (fino a 16 anni di età) e copre il primo ciclo di istruzione (scuola primaria e secondaria di primo grado) e i primi due anni del secondo ciclo.

Perciò, dopo aver completato il primo ciclo di istruzione, gli studenti accedono obbligatoriamente al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione che offre due possibilità:

  • la scuola secondaria di II grado;
  • i corsi triennali e quadriennali di istruzione e formazione professionale (IFP).

La scuola secondaria di II grado è di competenza statale ed è organizzata in un indirizzo generale offerto nei licei e in un indirizzo professionale offerto dagli istituti tecnici e professionali.

L’istruzione secondaria di II grado, generale e professionale, ha una durata complessiva di 5 anni.

L’istruzione e formazione professionale (IFP) è di competenza regionale ed è offerta da agenzie formative accreditate o da queste insieme a istituti di istruzione secondaria di secondo grado.

La legge 107/2015 ha riformato l’istruzione professionale offerta dagli istituti professionali. La riforma, è applicata gradualmente a partire dall’a.s. 2018/2019 e si incentra sull’innovazione dell’offerta di istruzione e formazione professionale e sulla revisione dei programmi di studio al fine di evitare sovrapposizioni con i percorsi tecnici e con l’istruzione e formazione professionale regionale (IFP).

In base alla riforma, si è passati da sei indirizzi di studio degli istituti professionali a 11 indirizzi. Inoltre, la riforma ha previsto l’aumento della percentuale di tempo dedicato agli insegnamenti di indirizzo e laboratoriali fino al 40% nei primi due anni e al 50% negli ultimi tre anni.

Infine, a partire dall’anno scolastico 2018/2019, gli istituti professionali e le agenzie formative del sistema di istruzione e formazione professionale regionale faranno parte di un’unica rete nazionale di scuole professionali, creata al fine di avere un’offerta nel settore professionale più efficiente.

Tipi di istituti

Istruzione secondaria di II grado

L'istruzione secondaria di secondo grado professionale è organizzata presso gli istituti tecnici e gli istituti professionali. Gli istituti tecnici e professionali possono essere statali o privati, paritari e non.

Istituti tecnici

Gli istituti tecnici offrono i seguenti 11 indirizzi nei settori economico e tecnologico:

a) settore economico:

  1. amministrazione, finanza e marketing
  2. turismo

b) settore tecnologico:

  1. meccanica, meccatronica, energia
  2. trasporti e logistica
  3. elettronica e elettrotecnica
  4. informatica e telecomunicazioni
  5. grafica e comunicazione
  6. chimica, materiali e biotecnologie
  7. sistema moda
  8. agraria, agroalimentare e agroindustria
  9. costruzioni, ambiente e territorio

Istituti professionali

La legge di riforma 107/2015 ha previsto la riorganizzazione degli istituti professionali. La nuova organizzazione si applica gradualmente a partire dalle prime classi nell’a.s. 2018/2019 fino a coprire tutto il corso di studi. Gli istituti professionali offrono i seguenti 11 indirizzi:

  1. agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane;
  2. pesca commerciale e produzioni ittiche;
  3. industria e artigianato per il made in Italy;
  4. manutenzione e assistenza tecnica;
  5. gestione delle acque e risanamento ambientale;
  6. servizi commerciali;
  7. enogastronomia e ospitalità alberghiera;
  8. servizi culturali e dello spettacolo;
  9. servizi per la sanità e l'assistenza sociale;
  10. arti ausiliarie delle professioni sanitarie: odontotecnico;
  11. arti ausiliarie delle professioni sanitarie: ottico

In base alla precedente organizzazione, che continuerà ad applicarsi alle rimanenti classi fino al 2022/2023, gli istituti professionali offrono percorsi di studio nei settori dei servizi e dell'industria e dell'artigianato, organizzati, rispettivamente, in 4 e 2 indirizzi.

Per gli istituti tecnici e professionali, sono definite specifiche linee guida che comprendono schede disciplinari nelle quali sono individuati i risultati di apprendimento, declinati in conoscenze, abilità e competenze.

Istruzione e formazione professionale regionale (IFP)

I percorsi triennali e quadriennali di istruzione e formazione professionale possono essere erogati dalle Agenzie formative, strutture di formazione professionale accreditate dalle Regioni sulla base di criteri condivisi con lo Stato, o dagli istituti statali di istruzione di secondo grado che, in questo caso, seguono le Linee guida emanate dalle Regioni per la realizzazione dei percorsi IFP.

Le agenzie formative, per essere accreditate dalla Regione, devono dimostrare, rispetto alle singole sedi operative, il possesso dei seguenti requisiti: a) appartenere a un organismo senza fini di lucro e che offra servizi educativi nel campo dell’istruzione e formazione dei giovani; b) avere un progetto educativo capace di far acquisire livelli di saperi e competenze istituzionalmente definiti; c) applicare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per la Formazione professionale al personale dipendente; d) reclutare docenti abilitati all’insegnamento per la scuola secondaria superiore; e) realizzare una rete di relazioni con il territorio e le famiglie; f) prevedere la collegialità nella progettazione e gestione delle attività didattiche e formative, assicurando la certificazione periodica e finale dei risultati di apprendimento; g) possedere aule e strutture adeguate (D. Interministeriale del 29 novembre 2007).

Le agenzie formative appartengono per lo più al privato sociale (principalmente di stampo religioso e sindacale) e al pubblico (agenzie regionali, provinciale e comunali).

Anche gli istituti professionali possono erogare percorsi di IFP . in regime di sussidiarietà e nel rispetto delle competenze delle Regioni. I corsi posso essere di due tipologie:

a) l’offerta sussidiaria integrativa che permetterà agli studenti iscritti ai corsi quinquennali di acquisire, al termine del terzo anno, anche i titoli di qualifica professionale dei percorsi di IFP;

b) l’offerta sussidiaria complementare in cui gli allievi potranno conseguire i titoli di qualifica e/o diploma professionale di IFP, di competenza regionale, presso apposite classi attivate negli istituti professionali. Dal 2010, gli istituti professionali possono rilasciare i titoli del sistema di IFP.

La maggioranza delle regioni ha al momento scelto la possibilità, per gli IP di scuola secondaria di II grado, di realizzare percorsi relativi all’offerta sussidiaria integrativa (tipologia a).

I giovani in possesso di Diploma professionale di Tecnico in esito ai percorsi quadriennali di IFP, possono accedere all’Università, all’AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica) e agli ITS (istituti Tecnici Superiori), previa frequenza di un apposito corso annuale, a carico delle Regioni, da realizzarsi in integrazione tra istituti di istruzione e agenzie formative accreditate del territorio.

Accessibilità geografica

Istruzione secondaria di II grado

Rendere possibile la frequenza della scuola a tutti i giovani residenti sul territorio nazionale, indipendentemente dalla collocazione geografica del luogo di residenza e dalle condizioni socio-economiche individuali, è un dovere dello Stato, stabilito dalla Costituzione Repubblicana (artt. 33-34). Al raggiungimento di questo fine sono impegnate le amministrazioni statali centrali e periferiche, le amministrazioni regionali, provinciali e locali (Comuni).

Le funzioni di programmazione dell’offerta formativa e della rete scolastica sono attribuite alle Regioni, in modo da garantire un uso più razionale delle risorse e un sistema scolastico più efficiente.

Istruzione e formazione professionale regionale (IFP)

Le agenzie formative per l’offerta di formazione professionale di competenza regionale, non sono distribuite in maniera omogenea sul territorio nazionale. Ciò rende spesso difficile per l’utenza la scelta e la frequenza dei percorsi relativi alle diverse qualifiche. Per gli istituti professionali dell'istruzione secondaria di secondo grado che erogano percorsi di IFP, vale quanto detto sopra.

Requisiti di ammissione e scelta della scuola

Istruzione secondaria di II grado

L'obbligo di istruzione dura complessivamente 10 anni e copre i primi due anni del secondo ciclo. Perciò, coloro che hanno concluso con successo il primo ciclo di istruzione, devono iscriversi alle scuole dell'istruzione secondaria di secondo grado (licei, istituti tecnici, istituti professionali). o ai percorsi di istruzione e formazione professionale di competenza regionale.

L’unico requisito di ammissione per accedere a un istituto tecnico o professionale è il possesso del Diploma  conclusivo del primo ciclo di istruzione.

In generale, la scelta della scuola da parte delle famiglie è libera. Tuttavia limitazioni possono essere stabilite in relazione alle capacità ricettive delle strutture edilizie o agli organici assegnati alle singole scuole dai relativi Uffici scolastici regionali (URS). In caso di richieste di iscrizioni superiori alle capacità ricettive o agli organici, i criteri di accettazione delle domande sono stabiliti dalle singole scuole. La domanda di iscrizione viene trasmessa direttamente dalla scuola di appartenenza alla scuola secondaria di secondo grado prescelta.

All'atto dell'iscrizione i genitori e gli studenti firmano il 'Patto di corresponsabilità', un documento che definisce in modo dettagliato i diritti e i doveri della scuola, delle famiglie e degli studenti (es. uso dei telefoni cellulari e di dispositivi elettronici a scuola).

Istruzione e formazione professionale regionale (IFP)

Il requisito per l'accesso ai percorsi di IFP è il completamento del primo ciclo di istruzione e, per l’iscrizione al primo anno, in genere un’età inferiore ai 15 anni. Per l’entrata dei giovani provenienti da altri percorsi nelle annualità successive (le cosiddette passerelle), l’età consentita è inferiore ai 18 anni.

Livelli di età e gruppi di alunni

Istruzione secondaria di II grado

I percorsi tecnici e professionali sono destinati a studenti di età compresa fra 14 e 19 anni. La durata complessiva dell’istruzione tecnica e professionale è 5 anni.

In linea generale, nelle scuole secondarie di secondo grado le classi sono formate da un minimo di 27 e un massimo di 30 studenti; negli anni successivi le classi non possono avere meno di 22 studenti. Di norma, il numero massimo di alunni per classe è ridotto a 20 nel caso siano presenti alunni con disabilità.

I predetti numeri hanno valore indicativo e possono subire variazioni sia in aumento sia in diminuzione in relazione alla necessità di rispettare le dotazioni organiche stabilite dall'Ufficio Scolastico Regionale.

In una classe ci sono più insegnanti specialisti, che insegnano una materia o più materie appartenenti alla stessa area (per es., matematica e scienze). Negli istituti tecnici del settore tecnologico, le ore di laboratorio previste dal piano di studi sono tenute da due insegnanti, uno teorico e uno tecnico-pratico, in compresenza.

Istruzione e formazione professionale regionale (IFP)

Le classi sono formate in genere da circa 20 allievi, anche se il limite massimo varia a seconda delle Regioni. È opportuno, per la tenuta dei corsi e per questioni gestionali- amministrative, che il gruppo classe non sia inferiore a un numero minimo di allievi (ad es.12). Ogni classe è formata in base all’anno di iscrizione al corso (I, II e III anno) e in base alla denominazione della qualifica rilasciata al termine dei percorsi (ad es. classe di I anno “Operatore servizi alla ristorazione”).

Organizzazione dell'anno scolastico

Istruzione secondaria di II grado

Il Ministero definisce ogni anno le scadenze per lo svolgimento degli esami conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione e il calendario delle festività a rilevanza nazionale (D.Lgs. n. 297/1994).

Le singole Regioni determinano il calendario scolastico (inizio e fine delle lezioni, periodi di chiusura delle scuole in coincidenza delle festività nazionali, altri periodi di vacanza) per adattarlo alle esigenze del proprio territorio (D.Lgs. 112/1998).

Ogni anno, il Ministero pubblica sul suo sito un prospetto riassuntivo locale dei calendari scolastici per Regione.

L’anno scolastico ha inizio il 1° settembre e termina il 31 agosto. Le attività didattiche, comprensive anche degli scrutini e degli esami, nonché delle attività di aggiornamento del personale, si svolgono nel periodo compreso tra il 1° settembre e il 30 giugno (l'esame di Stato conclusivo dell'istruzione secondaria di secondo grado deve concludersi entro il mese di luglio).

Allo svolgimento delle lezioni devono essere assegnati almeno 200 giorni, distribuiti su una media di 33 settimane. Ai fini della valutazione degli alunni, l’anno scolastico può essere suddiviso in due o tre periodi (quadrimestri o trimestri), con decisione del Collegio dei docenti.

Il monte orario obbligatorio annuale e settimanale (calcolato su 33 settimane l'anno) è definito a livello centrale (DPR 88/2010 per gli istituti tecnici e DM 92/2018 per gli istituti professionali).

Tutti i percorsi, sia tecnici che professionali, l’orario di insegnamento annuale obbligatorio ammonta a 1056 ore complessive, che corrispondono a 32 ore settimanali. L’orario è formato da un monte orario comune che copre attività e discipline generali, e da un monte orario specifico per ogni indirizzo di studio.

Le scuole hanno un’autonomia di variazione del monte orario annuale del 20%.

Istituti tecnici

L’orario annuale è organizzato come segue:

a) nel primo biennio, l’orario annuale comune a tutti gli indirizzi è 660 ore (20 ore a settimana), mentre l’orario specifico di indirizzo è 396 ore (12 ore a settimana);

b) nel secondo biennio e nel terzo anno, l’orario annuale comune è 495 ore (15 ore a settimana) mentre l’orario specifico di indirizzo è 561 ore (17 ore a settimana).

Istituti professionali

L’orario annuale è organizzato come segue:

a) nel primo biennio, alle attività e insegnamenti comuni sono destinate 594 ore annuali (18 ore a settimana), mentre l’orario specifico di indirizzo è pari a 462 ore (14 ore a settimana);

b) nel secondo biennio e nel terzo anno, l’orario comune ammonta a 462 ore e quello specifico di indirizzo a 594 ore.

Istruzione e formazione professionale regionale (IFP)

Per quanto riguarda i percorsi a titolarità delle agenzie formative, il monte orario complessivo della triennalità va da un minimo di 2.900 ore ad un massimo di 3.600 ore.

Analoga variabilità contraddistingue la distribuzione oraria dedicata alle aree di competenza culturali e professionalizzanti, nonché allo stage e alle azioni integrative di personalizzazione, recupero e orientamento. Nei percorsi a titolarità delle agenzie formative, si può rilevare una quota media del monte orario complessivo relativa all’area delle competenza culturali che va dal 35 al 45%; una quota del 45-50% dedicata invece all’area tecnico professionale e il restante allo stage e ad attività legate alla flessibilità curriculare (accoglienza, orientamento, recupero etc.). Riguardo alla quota oraria dedicata alle attività orientative, nella maggior parte delle Regioni/Province (soprattutto laddove i percorsi sono centrati sulle istituzioni formative) esse risultano inserite in misura standard e distribuite nelle diverse annualità, con una curvatura al III anno verso l’accompagnamento al lavoro; in altre Regioni, i singoli percorsi mettono a disposizione, per ogni ragazzo, una quota oraria aggiuntiva, destinata all’orientamento, che i docenti della struttura decidono se e in quale misura utilizzare in base ai bisogni espressi dai singoli allievi.

L’offerta regionale di percorsi integrati a titolarità scolastica segue, di norma, l’articolazione ordinamentale degli istituti professionali che riservano alle ore di integrazione una quota del 15-30% del monte orario annuale riguardante l’area tecnico-professionale.

Per quanto riguarda gli ambiti disciplinari delle aree culturali e professionalizzanti e la provenienza dei docenti, risulta ormai prassi consolidata e diffusa, nei percorsi integrati a titolarità delle scuole, l’affidamento agli insegnanti di scuola della docenza sulle competenze riferite agli Assi culturali mentre viene generalmente affidata ai formatori delle agenzie accreditate partner di progetto la docenza nell’ambito delle competenze professionalizzanti e la realizzazione delle ore di integrazione. Al contrario, nei percorsi a titolarità delle agenzie formative i formatori, anche quelli delle competenze chiave, sono prevalentemente reclutati dalle strutture formative in base ai criteri definiti per l’accreditamento delle strutture.

L’anno formativo può essere diviso in 2 quadrimestri o in 3 trimestri, scadenzati da forme di valutazione e di informativa alle famiglie sul rendimento degli allievi.

Orario settimanale e giornaliero

Istruzione secondaria di secondo grado

L’orario settimanale e giornaliero, con la distribuzione delle attività nei vari giorni della settimana viene deliberato dal Consiglio di circolo o di istituto.

Le lezioni devono essere distribuite su un minimo di 5 giorni a settimana, ma le scuole hanno autonomia per quanto riguarda l'organizzazione dell'orario giornaliero. In genere, le scuole applicano un orario delle lezioni comprensivo anche del sabato.

L'accoglienza extrascolastica degli alunni prima o dopo le lezioni è un servizio gestito dai Comuni ed è condizionato dalle richieste dell'utenza e dalla disponibilità, finanziaria e di personale, delle Amministrazioni locali. A questo livello di istruzione l’accoglienza extrascolastica non è comune.

La tabella sotto riporta, a puro titolo esemplificativo, un'ipotesi di organizzazione oraria settimanale di una classe prima di un istituto tecnico. Nell'orario sono inclusi gli eventuali intervalli.

Durata della giornata scolastica, ogni giorno della settimana
  pre-scuola Durata delle lezioni Pausa pranzo Durata delle lezioni post-scuola
Lunedì - 8.15-14.15 - - -
Martedì - 8.15-13.15 - - -
Mercoledì - 8.15-14.15 - - -
Giovedì - 8.15-13.15 - - -
Venerdì - 8.15-14.15 - - -
Sabato - 8.15-12.15 - - -

Istruzione e formazione professionale regionale (IFP)

Gli allievi frequentano i percorsi di IFP per 5 o 6 giorni la settimana per circa 5-6 ore al giorno, scandite come a scuola, dalla pausa di metà mattinata. Le lezioni dovrebbero iniziare a settembre, come quelle scolastiche, e finire a giugno-luglio; tuttavia i tempi possono variare a livello territoriale, in base alla programmazione regionale e alla disponibilità di finanziamenti stanziati annualmente dal Ministero del Lavoro.

Normativa di riferimento

DM 24 maggio 2018, n. 92 (nuovi istituti professionali)

Dlgs 13 aprile 2017, n. 61 (riorganizzazione dell’istruzione professionale)

Legge 6 agosto 2008, n. 133 (riorganizzazione dell'istruzione secondaria superiore)

DPR 15 marzo 2010, n. 88 (riorganizzazione degli istituti tecnici)

DPR 20 marzo 2008, n. 81 (classi)

DM 22 agosto 2007, n. 139 (durata obbligo)