Garanzia del posto
Il sistema integrato 0-6 è organizzato in due tipi di offerta distinti in base all’età dei bambini:
- I servizi educativi per l’infanzia per bambini di età inferiore a tre anni;
- Le scuole dell’infanzia per bambini di età compresa fra tre e sei anni.
In nessuno dei due livelli educativi la frequenza è obbligatoria e non esiste un diritto al posto in nessuno dei contesti relativi all’educazione e cura della prima infanzia.
L’offerta per il livello 0-3 è distribuita in modo disomogeneo sul territorio nazionale, in conseguenza della varietà delle politiche degli enti locali (Comuni), delle aziende che promuovono interventi per facilitare la conciliazione tra esigenze familiari e impegni lavorativi dei dipendenti, o dell’iniziativa privata o privato-sociale.
Nonostante la scuola dell’infanzia per bambini dai 3 ai 6 anni di età non sia obbligatoria, da tempo lo Stato ha adottato la politica della generalizzazione, ossia della apertura di scuole dell’infanzia nei luoghi che ne sono ancora privi o dove, pur esistendo, non sono in grado di accogliere tutte le richieste.
Infine, per venir incontro alle esigenze delle famiglie, in mancanza di altri servizi, è possibile anticipare la possibilità di frequenza alla scuola dell’infanzia per i bambini che compiono 3 anni entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento.
Sostenibilità economica
I servizi educativi per bambini di età compresa tra 0 e 3 anni, sia pubblici che privati, sono servizi a domanda individuale e non sono gratuiti. Questo tipo di offerta ha costi di gestione elevati e, di conseguenza, alle famiglie vengono richiesti contributi a volte anche ingenti.
Nelle strutture pubbliche, gli enti locali possono prevedere esenzioni o tasse di importi diversificati in base al reddito familiare. I costi restanti sono a carico delle risorse pubbliche.
Nelle strutture private, le famiglie pagano interamente i costi. Tuttavia, possono essere previsti sconti, ad esempio per fratelli/sorelle che frequentano la stessa struttura. Inoltre, gli enti locali possono, di propria iniziativa o grazie a fondi statali e regionali, applicare esenzioni o riduzioni delle tariffe anche per la frequenza di strutture private.
Le scuole dell’infanzia statali sono, invece, gratuite per tutti i bambini da 3 a 6 anni. Le famiglie pagano dei contributi per i servizi forniti dagli enti locali, come il trasporto, i pasti e il pre- e post-scuola, o per altri costi stabiliti a livello locale. L'importo del contributo dipende normalmente dal reddito familiare e non copre l'intero costo del servizio. Lo stesso vale per le scuole dell’infanzia comunali gestite dagli stessi enti locali. Nelle scuole dell'infanzia statali e comunali l'orario settimanale di frequenza è di 40 ore.
Le scuole dell’infanzia private, così come quelle in contesto domiciliare, non sono gratuite ed hanno costi variabili a seconda di chi organizza l’offerta.