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Eurydice

EACEA National Policies Platform:Eurydice
Personale dirigente nell'educazione dell'infanzia e nell'istruzione scolastica

Italy

10.Personale dirigente e altro personale dell'istruzione

10.1Personale dirigente nell'educazione dell'infanzia e nell'istruzione scolastica

Last update: 14 December 2023

Requisiti per la nomina a dirigente scolastico

Il capo di istituto nelle scuole statali autonome è denominato dirigente scolastico.

Il reclutamento dei dirigenti scolastici avviene tramite concorso pubblico nazionale bandito con cadenza triennale e svolto a livello regionale.

L’accesso al concorso è aperto al personale docente ed educativo delle istituzioni statali, in possesso di laurea e con almeno cinque anni di servizio. In caso di un elevato numero di candidati al concorso, è necessario anche il superamento di una preselezione basata su prove oggettive di carattere culturale e professionale.

Attualmente, il concorso prevede lo svolgimento di una o più prove scritte, di una prova orale e la valutazione dei titoli. 

Coloro che superano il concorso sono inseriti in graduatorie di merito e assegnati ai posti vacanti dall’Ufficio scolastico regionale competente.

Dopo l’assegnazione è previsto un periodo di prova di un anno con un periodo di formazione e tirocinio di durata non superiore a quattro mesi.

Condizioni di servizio

Il Dirigente scolastico è assunto a tempo indeterminato con contratto individuale. L’Ufficio scolastico regionale assegna il dirigente scolastico a una scuola con incarico triennale.

Il contratto contiene una parte normativa con disposizioni sulle condizioni di servizio (periodo di prova, impegni di lavoro, ferie, congedi, mobilità, valutazione, cause di estinzione del rapporto di lavoro, ecc.) e una parte relativa al trattamento economico.

Trattamento economico

La retribuzione è costituita da una parte fissa e da una parte variabile connessa alla posizione e ai risultati ottenuti. Lo stipendio annuo di base è di 47.167 €. Non è possibile indicare un massimo, poiché non ci sono scatti di anzianità. Piuttosto, occorre evidenziare che lo stipendio del dirigente scolastico è arricchito dalle seguenti voci:

  • indennità di posizione: varia a seconda della complessità della scuola (da circa 9.000 a circa 14.000 €) ed è determinata a livello regionale;
  • indennità di risultato: in attesa della attuazione generalizzata della valutazione delle prestazioni dei dirigenti scolastici, viene attualmente distribuita in base ai medesimi criteri adottati per l’indennità di posizione; l’importo varia da circa 2.000 € a circa 4.000 € all’anno;
  • retribuzione individuale di anzianità: deriva dalla anzianità stipendiale maturata nel ruolo docente di provenienza e spetta solo ai dirigenti scolastici che erano in servizio prima dell’attribuzione dell’autonomia alle istituzioni scolastiche; si può calcolare una cifra media annua di 10.000 €.

Lo stipendio lordo medio di un dirigente scolastico nell’anno 2014/2015 era 62.086 €. Per ulteriori dettagli sugli stipendi e le indennità dei dirigenti scolastici, si veda anche la scheda concernente l’Italia nel rapporto della rete Eurydice, Teacher’s and School Head’s Salaries and Allowances, 2014/2015.

Valutazione

L’attività del dirigente scolastico è valutata annualmente in coerenza con il relativo incarico triennale.

La valutazione dei dirigenti scolastici coinvolge i seguenti soggetti:

  • il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale (USR);
  • i nuclei di valutazione dell’USR;
  • i dirigenti tecnici del Ministero;
  • il dirigente scolastico.

Il procedimento di valutazione si svolge nelle seguenti fasi:

  1. Definizione degli obiettivi assegnati al dirigente scolastico
  2. Rilevazione delle azioni e dei risultati ottenuti
  3. Adozione del provvedimento di valutazione

1. Definizione degli obiettivi assegnati al dirigente scolastico

Al momento del conferimento dell’incarico, il Direttore dell’Ufficio scolastico regionale (USR) assegna al dirigente scolastico anche gli obiettivi da raggiungere nel triennio.

Gli obiettivi si basano sulle priorità che emergono dal rapporto di autovalutazione e dal piano di miglioramento della scuola.

Il Direttore dell’USR può modificare e integrare gli obiettivi in base alle priorità nazionali definite dal Ministero e a quelle regionali stabilite dal direttore nel Piano regionale di valutazione.

La valutazione delle attività svolte dal dirigente scolastico si basa sui seguenti criteri generali:

a) competenze gestionali e organizzative, correttezza, trasparenza, efficienza ed efficacia dell'azione dirigenziale in relazione agli obiettivi assegnati nell'incarico triennale;

b) valorizzazione dell'impegno e dei meriti professionali del personale dell'istituto;

c) apprezzamento del proprio operato all'interno della comunità professionale e sociale;

d) contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico degli studenti e dei processi organizzativi e didattici;

e) direzione unitaria della scuola, promozione della partecipazione e della collaborazione tra le diverse componenti della comunità scolastica e rapporti con il contesto sociale.

Oltre ai criteri sopra menzionati, nella valutazione sono considerati anche il tipo, le dimensioni e la complessità della scuola.

2. Rilevazione delle azioni e dei risultati ottenuti

La fase istruttoria del procedimento di valutazione, con la raccolta della documentazione relativa alle attività svolte dal dirigente, è svolta dai singoli nuclei di valutazione.

Ogni anno, il direttore dell’USR redige il piano regionale di valutazione su proposta del coordinatore reginale degli ispettori del Ministero. Nel piano regionale il direttore istituisce anche i nuclei di valutazione, il loro numero e la loro composizione.

Ogni nucleo è coordinato da un dirigente tecnico, o amministrativo o scolastico.

I nuclei di valutazione preparano la documentazione e possono chiedere al dirigente di integrarla, così come possono annunciare una visita alla scuola. Ogni dirigente riceve comunque almeno una visita a scuola durante il triennio di incarico.

Nel caso in cui dall’istruttoria emergano elementi tali da condurre a una valutazione negativa dell’azione del dirigente, il direttore può convocare il dirigente per un colloquio.

3. Adozione del provvedimento di valutazione

Il nucleo effettua una valutazione di prima istanza sulla base della documentazione raccolta e la sottopone al direttore dell’USR.

Entro agosto, il direttore adotta il provvedimento finale di valutazione sulla base di quella di prima istanza fatta dai nuclei. In caso i due esiti differiscano, il direttore deve motivare il suo provvedimento.

Sia nella valutazione di prima istanza che in quella finale, all’azione del dirigente scolastico viene assegnato un giudizio espresso in: ‘pieno raggiungimento’, ‘avanzato raggiungimento’, buon raggiungimento’ e ‘mancato raggiungimento’ degli obiettivi.

In caso di ‘mancato raggiungimento’ degli obiettivi, il direttore convoca il dirigente per la restituzione degli esiti della valutazione. Questa fase avviene entro dicembre di ogni anno.

A seguito della valutazione finale, il direttore assegna la retribuzione annuale di risultato, determinata a livello regionale, ai dirigenti che abbiano ottenuto una valutazione positiva. La retribuzione di risultato è proporzionale al giudizio ottenuto dal dirigente: più alta nel caso di ‘pieno raggiungimento’, più bassa nel caso di ‘buon raggiungimento’.

In caso di valutazione negativa, non viene corrisposta alcuna retribuzione di risultato e si applicano le norme generali sul rinnovo dell’incarico al dirigente.

Normativa di riferimento

DPR 80/2013 (sistema nazionale di valutazione)

Dlgs 165/2001 (valutazione della pubblica amministrazione)

Law 107/2015 (criteri generali per la valutazione del dirigente scolastico)

Directtiva 36/2016 (procedura di valutazione dei dirigenti scolastici)