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Riforme nell'istruzione scolastica

Italy

14.Italia:Riforme in corso e sviluppi nelle politiche educative

14.2Riforme nell'istruzione scolastica

Last update: 19 April 2024
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2024

Revisione di alcune misure per la valutazione di alunni e studenti

Il 17 aprile 2024, il Senato della Repubblica ha approvato il DDL n. 924 contenente, tra le altre, disposizioni che rivedono le misure esistenti sulla valutazione del comportamento degli studenti a livello secondario e la revisione dei giudizi a livello primario.

Per quanto riguarda l'istruzione primaria, il disegno di legge prevede che i giudizi sintetici sostituiscano gli attuali giudizi analitici, basati su quattro livelli di valutazione. Il Ministro dell'istruzione e del merito pubblicherà un'ordinanza per dettagliare le nuove misure di valutazione.

Per quanto riguarda il comportamento degli studenti, che attualmente viene valutato con un giudizio sintetico nella scuola secondaria di primo grado, il disegno di legge prevede che venga sostituito da una valutazione in decimi. Per tutti i livelli secondari, una valutazione inferiore a 6/10 comporta la sospensione del giudizio o la non ammissione all'esame di Stato finale. Con una valutazione pari a 6/10, lo studente è tenuto a redigere una relazione sulla cittadinanza attiva.

Un'altra misura prevista dal disegno di legge è il pagamento fino a 10.000 euro alla scuola, in caso di condanna per reati commessi nei confronti del dirigente scolastico o del personale scolastico.

Dopo l'approvazione al Senato, il disegno di legge deve ora essere approvato dalla Camera dei Deputati e quindi procedere con altri passaggi legislativi prima di entrare in vigore ed essere applicato nell'anno scolastico 2024/2025.

Nuovi modelli di certificazione nazionale delle competenze

Nel gennaio 2024, il Ministero dell'istruzione e del merito ha pubblicato il DM 14/2024 contenente i nuovi modelli per la certificazione delle competenze acquisite dagli alunni al termine dell'istruzione primaria, del primo ciclo e dell'obbligo di istruzione, nonché al termine dei corsi di istruzione per adulti.

I modelli di certificazione si basano sulle competenze chiave per l'apprendimento permanente, mentre differiscono per quanto riguarda la descrizione analitica delle competenze.

La certificazione delle competenze acquisite durante e al termine del secondo ciclo sarà introdotta gradualmente a partire da una rete di scuole. Questa fase di sperimentazione è necessaria data la varietà di tipologie di percorsi secondari superiori, sia generali che professionali.

Le certificazioni saranno rilasciate dalle scuole e consegnate alle famiglie e alle scuole del livello successivo e, nel caso delle certificazioni rilasciate al termine del primo ciclo e dell'obbligo, le competenze sono inserite nell'e-portfolio personale dello studente.

Per quanto riguarda gli studenti adulti, le certificazioni sono consegnate agli stessi adulti, ad eccezione dei minori.

Il Ministero fornirà presto alle scuole delle linee guida specifiche che saranno aggiornate una volta completata l'implementazione della certificazione delle competenze per il secondo ciclo di istruzione.

Introdotta una nuova tipologia di liceo

A fine dicembre 2023, il Parlamento ha approvato la legge 206/2023 che avvia una strategia generale di valorizzazione, promozione e tutela del Made in Italy. Questa strategia generale prevede anche l'introduzione del liceo del Made in Italy in aggiunta ai sei percorsi generali esistenti. L'obiettivo di questo corso di studi è quello di fornire agli studenti tutte le competenze necessarie per promuovere il Made in Italy. Gli istituti secondari superiori generali possono avviare questo tipo di liceo fin dalle prime classi, mentre i rami già esistenti specializzati in materie economico-sociali si trasformeranno nell'opzione per il Made in Italy. La pubblicazione dei regolamenti sui curricula e sugli orari di questo nuovo tipo di liceo è prevista nei prossimi mesi.

Le iscrizioni ai nuovi licei sono state avviate a gennaio 2024.

2023

Pubblicato il DPCM sulla formazione e reclutamento dei docenti di scuola secondaria

Il 26 settembre è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM 4 agosto 2023) che definisce i nuovi percorsi di formazione iniziale degli insegnanti della scuola secondaria, come previsto dalla legge 72/2022 che ha parzialmente modificato il D.Lgs 59/2017 che aveva regolamentato la precedente riforma del sistema di formazione e reclutamento dei docenti del livello secondario (si veda sotto per un breve riassunto sui contenuti del DPCM 4 agosto 2023).

Firmato il DPCM sulla formazione e reclutamento dei docenti di scuola secondaria

Il 2 agosto è stato firmato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che definisce i nuovi percorsi di formazione iniziale degli insegnanti della Scuola secondaria di I e II grado, come previsto dalla legge 72/2022 che ha introdotto la riforma del sistema di formazione e reclutamento dei docenti di scuola secondaria.

In base alla riforma, i futuri insegnanti di scuola secondaria dovranno acquisire, oltre alla laurea magistrale, almeno 60 CFU in percorsi formativi abilitanti. Sono previsti poi percorsi di 30 o 36 crediti formativi, rivolti a chi abbia già svolto un servizio di almeno tre anni scolastici e a coloro che abbiano conseguito 24 CFU/CFA in base al precedente sistema di formazione.

Il DPCM, attualmente in attesa di pubblicazione, definisce i contenuti e la strutturazione della formazione. Dei 60 CFU/CFA, almeno 10 devono essere acquisiti nell'area pedagogica e almeno 20 CFU/CFA di tirocinio diretto o indiretto.

I percorsi formativi si concluderanno con un esame finale abilitante che prevede una prova scritta e la simulazione di una lezione. L'abilitazione ha durata illimitata e non è di per sé titolo per svolgere l'attività di insegnante di ruolo alla quale si accede solo attraverso procedure concorsuali.

Infine, prevede un sistema di accreditamento dei corsi da parte dell'Agenzia nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) che svolgerà anche una valutazione periodica dei percorsi al fine di assicurare l'omogeneità dell'offerta formativa.
 

2022

Linee guida per l'orientamento

A dicembre 2022, sono state approvate le Linee guida per l'orientamento, che mirano a rafforzare il collegamento tra l'istruzione secondaria di I e di II grado, a combattere la dispersione scolastica e a promuovere l'accesso all'istruzione terziaria. Le principali novità delle Linee guida sono:

- A partire dall'anno scolastico 2023/2024, vengono introdotte 30 ore di orientamento nelle scuole secondarie di I e II grado, organizzate in moduli e gestite autonomamente dalla scuola. Ogni modulo di orientamento prevede un apprendimento personalizzato che viene registrato nel portfolio digitale dello studente (E-Portfolio).

- Ogni scuola individua insegnanti tutor per aiutare gli studenti a rivedere le parti fondamentali di ogni E-Portfolio personale e per aiutare le famiglie nella scelta dei percorsi formativi e/o delle prospettive di carriera.

- Nei prossimi anni, l'orientamento sarà una priorità strategica della formazione iniziale e in servizio dei docenti di ogni ordine e grado e nell'anno di prova, e saranno previste iniziative di formazione specifiche per i docenti tutor.

- In via sperimentale, saranno realizzati dei "campus formativi" che offriranno una panoramica completa di tutti i percorsi di studio secondari.

- Gli studenti e le famiglie potranno usufruire di una piattaforma digitale che fornisce informazioni e dati sull'istruzione secondaria superiore, sull'istruzione terziaria e dati utili per la transizione nel mondo del lavoro.

Infine, è prevista una figura di riferimento specifica all'interno della scuola che, insieme alle famiglie e agli studenti, faciliterà la scelta per il proseguimento degli studi e l'ingresso nel mondo del lavoro, favorendo al contempo l'incontro tra le competenze degli studenti e la domanda di lavoro.

Riforma della formazione iniziale e del reclutamento dei docenti di scuola secondaria di I e II grado

Il 29 giugno 2022 la Camera dei Deputati ha approvato, all'interno del Decreto di attuazione del PNRR, la riforma della formazione inziale e del reclutamento degli insegnanti del livello secondario (legge 79/2022). La legge è entrata in vigore il 30 giugno 2022.

Formazione iniziale e abilitazione

La legge 79 definisce un nuovo percorso di formazione iniziale, abilitazione e accesso – selezione e periodo di prova – alla professione degli insegnanti della scuola secondaria.

In particolare si prevede:

  • un percorso universitario abilitante corrispondente ad almeno 60 CFU/CFA
  • reclutamento attraverso un concorso pubblico nazionale con cadenza annuale
  • un periodo di prova di un anno che si conclude con un test e valutazione finale

Il percorso universitario abilitante può essere svolto durante o dopo il corso di studi di secondo ciclo con l'acquisizione dei relativi crediti. Il precorso comprende un tirocinio a scuola e una prova finale con una lezione simulata finalizzata a verificare le capacità di insegnamento e le competenze disciplinari. I corsi sono organizzati dalle università.

Coloro che superano il concorso nazionale annuale saranno assunti per un periodo di prova di un anno, al termine del quale i docenti sosterranno una prova finale che valuterà le competenze per l'insegnamento acquisite e, in caso di valutazione positiva, saranno immessi in ruolo.

Formazione continua

La legge 79 conferma l'obbligatorietà della formazione continua per tutti i docenti. La formazione si svolgerà durante l'orario di lavoro e riguarderà anche l'acquisizione di competenze digitali e l'uso critico e responsabile degli strumenti digitali.

Oltre alla formazione in servizio obbligatoria, la legge 79/0222 ha introdotto la possibilità per gli insegnanti di acquisire competenze utili a applicare metodi innovativi di insegnamento, nell'ambito di un sistema di sviluppo professionale programmato ogni tre anni. La formazione si svolgerà su base volontaria per gli insegnanti già in servizio con contratto a tempo indeterminato e sarà obbligatoria per i docenti neoassunti. Le attività di formazione saranno svolte al di fuori dell'orario di lavoro e i docenti potranno ricevere un compenso economico a fronte della valutazione positiva di tre percorsi di formazione consecutivi. L'importo del compenso accessorio è stabilito dalla contrattazione collettiva nazionale nei limiti delle risorse stanziate a livello centrale e non può essere inferiore al 10% e superiore al 20% del trattamento stipendiale in godimento. La Scuola di alta formazione dell'istruzione (SAFI), di recente istituzione, è impegnata nella definizione di questo sistema formativo, nell'erogazione di linee guida e nell'accreditamento e monitoraggio delle strutture che erogano i corsi.  

La Legge 79/2022 è entrata in vigore il 30 giugno 2022 e la sua attuazione richiederà la pubblicazione di regolamenti applicativi.

Esami conclusivi del I e II ciclo di istruzione – misure specifiche per l'anno scolastico 2021/2022

Il 31 gennaio 2022, il Ministero dell'istruzione ha reso note le bozze di ordinanze relative agli esami conclusivi del I e del II ciclo di istruzione.

Le misure prese tengono conto delle difficoltà che gli studenti hanno incontrato anche per questo anno scolastico a causa della pandemia da Covid-19.

Primo ciclo di istruzione: gli studenti sosterranno due prove scritte, anziché tre, e un colloquio. Le due prove scritte mirano a verificare le competenze in italiano e nell'ambito logico-matematico, mentre il colloquio verte su tutte le materie curricolari. Le prove sono predisposte dalla commissione d'esame. 

La partecipazione alle prove nazionali standardizzate non costituisce requisito necessario per l'ammissione.

Secondo ciclo: gli studenti sosterranno due prove scritte, anziché tre, e un colloquio. La prima prova di italiano è a carattere nazionale. La seconda prova mira a verificare le competenze in una delle materie caratterizzanti l'indirizzo di studio ed è predisposta dalla commissione d'esame. Il colloquio verifica le competenze dello studente nelle materie curricolari.

La partecipazione alle prove nazionali standardizzate e ai Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento (PCTO) non costituisce requisito necessario per l'ammissione all'esame.  

Il Ministero dell'istruzione ha pubblicato i testi definitivi delle Ordinanze il 14 marzo 2022.