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Riforme nell'istruzione scolastica

Italy

14.Italia:Riforme in corso e sviluppi nelle politiche educative

14.2Riforme nell'istruzione scolastica

Last update: 29 September 2023
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2023

Pubblicato il DPCM sulla formazione e reclutamento dei docenti di scuola secondaria

Il 26 settembre è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM 4 agosto 2023) che definisce i nuovi percorsi di formazione iniziale degli insegnanti della scuola secondaria, come previsto dalla legge 72/2022 che ha parzialmente modificato il D.Lgs 59/2017 che aveva regolamentato la precedente riforma del sistema di formazione e reclutamento dei docenti del livello secondario (si veda sotto per un breve riassunto sui contenuti del DPCM 4 agosto 2023).

Firmato il DPCM sulla formazione e reclutamento dei docenti di scuola secondaria

Il 2 agosto è stato firmato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che definisce i nuovi percorsi di formazione iniziale degli insegnanti della Scuola secondaria di I e II grado, come previsto dalla legge 72/2022 che ha introdotto la riforma del sistema di formazione e reclutamento dei docenti di scuola secondaria. In base alla riforma, i futuri insegnanti di scuola secondaria dovranno acquisire, oltre alla laurea magistrale, almeno 60 CFU in percorsi formativi abilitanti. Sono previsti poi percorsi di 30 o 36 crediti formativi, rivolti a chi abbia già svolto un servizio di almeno tre anni scolastici e a coloro che abbiano conseguito 24 CFU/CFA in base al precedente sistema di formazione.

Il DPCM, attualmente in attesa di pubblicazione, definisce i contenuti e la strutturazione della formazione. Dei 60 CFU/CFA, almeno 10 devono essere acquisiti nell'area pedagogica e almeno 20 CFU/CFA di tirocinio diretto o indiretto.

I percorsi formativi si concluderanno con un esame finale abilitante che prevede una prova scritta e la simulazione di una lezione. L'abilitazione ha durata illimitata e non è di per sé titolo per svolgere l'attività di insegnante di ruolo alla quale si accede solo attraverso procedure concorsuali.

Infine, prevede un sistema di accreditamento dei corsi da parte dell'Agenzia nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) che svolgerà anche una valutazione periodica dei percorsi al fine di assicurare l'omogeneità dell'offerta formativa.  

2022

Linee guida per l'orientamento

A dicembre 2022, sono state approvate le Linee guida per l'orientamento, che mirano a rafforzare il collegamento tra l'istruzione secondaria di I e di II grado, a combattere la dispersione scolastica e a promuovere l'accesso all'istruzione terziaria. Le principali novità delle Linee guida sono:

- A partire dall'anno scolastico 2023/2024, vengono introdotte 30 ore di orientamento nelle scuole secondarie di I e II grado, organizzate in moduli e gestite autonomamente dalla scuola. Ogni modulo di orientamento prevede un apprendimento personalizzato che viene registrato nel portfolio digitale dello studente (E-Portfolio).

- Ogni scuola individua insegnanti tutor per aiutare gli studenti a rivedere le parti fondamentali di ogni E-Portfolio personale e per aiutare le famiglie nella scelta dei percorsi formativi e/o delle prospettive di carriera.

- Nei prossimi anni, l'orientamento sarà una priorità strategica della formazione iniziale e in servizio dei docenti di ogni ordine e grado e nell'anno di prova, e saranno previste iniziative di formazione specifiche per i docenti tutor.

- In via sperimentale, saranno realizzati dei "campus formativi" che offriranno una panoramica completa di tutti i percorsi di studio secondari.

- Gli studenti e le famiglie potranno usufruire di una piattaforma digitale che fornisce informazioni e dati sull'istruzione secondaria superiore, sull'istruzione terziaria e dati utili per la transizione nel mondo del lavoro.

Infine, è prevista una figura di riferimento specifica all'interno della scuola che, insieme alle famiglie e agli studenti, faciliterà la scelta per il proseguimento degli studi e l'ingresso nel mondo del lavoro, favorendo al contempo l'incontro tra le competenze degli studenti e la domanda di lavoro.

Riforma della formazione iniziale e del reclutamento dei docenti di scuola secondaria di I e II grado

Il 29 giugno 2022 la Camera dei Deputati ha approvato, all'interno del Decreto di attuazione del PNRR, la riforma della formazione inziale e del reclutamento degli insegnanti del livello secondario (legge 79/2022). La legge è entrata in vigore il 30 giugno 2022.

Formazione iniziale e abilitazione

La legge 79 definisce un nuovo percorso di formazione iniziale, abilitazione e accesso – selezione e periodo di prova – alla professione degli insegnanti della scuola secondaria.

In particolare si prevede:

  • un percorso universitario abilitante corrispondente ad almeno 60 CFU/CFA
  • reclutamento attraverso un concorso pubblico nazionale con cadenza annuale
  • un periodo di prova di un anno che si conclude con un test e valutazione finale

Il percorso universitario abilitante può essere svolto durante o dopo il corso di studi di secondo ciclo con l'acquisizione dei relativi crediti. Il precorso comprende un tirocinio a scuola e una prova finale con una lezione simulata finalizzata a verificare le capacità di insegnamento e le competenze disciplinari. I corsi sono organizzati dalle università.

Coloro che superano il concorso nazionale annuale saranno assunti per un periodo di prova di un anno, al termine del quale i docenti sosterranno una prova finale che valuterà le competenze per l'insegnamento acquisite e, in caso di valutazione positiva, saranno immessi in ruolo.

Formazione continua

La legge 79 conferma l'obbligatorietà della formazione continua per tutti i docenti. La formazione si svolgerà durante l'orario di lavoro e riguarderà anche l'acquisizione di competenze digitali e l'uso critico e responsabile degli strumenti digitali.

Oltre alla formazione continua obbligatoria, gli insegnanti potranno acquisire competenze utili per attuare una didattica innovativa in base a un sistema di aggiornamento professionale che sarà definito con cadenza triennale. Tale formazione sarà su base volontaria per i docenti già in ruolo e obbligatoria per i neoassunti. Le attività saranno svolte fuori dall'orario di lavoro e i docenti che partecipano potranno ricevere una retribuzione a seguito di una selezione.  È stata infine istituita la scuola di alta formazione che avrà il compito di definire la formazione dei docenti, fornire delle linee guida e accreditare e verificare le strutture che erogano i corsi. 

Fonte: Ministero dell'istruzione, comunicato stampa (consultato luglio 2022) 

 

Esami conclusivi del I e II ciclo di istruzione – misure specifiche per l'anno scolastico 2021/2022

Il 31 gennaio 2022, il Ministero dell'istruzione ha reso note le bozze di ordinanze relative agli esami conclusivi del I e del II ciclo di istruzione.

Le misure prese tengono conto delle difficoltà che gli studenti hanno incontrato anche per questo anno scolastico a causa della pandemia da Covid-19.

Primo ciclo di istruzione: gli studenti sosterranno due prove scritte, anziché tre, e un colloquio. Le due prove scritte mirano a verificare le competenze in italiano e nell'ambito logico-matematico, mentre il colloquio verte su tutte le materie curricolari. Le prove sono predisposte dalla commissione d'esame. 

La partecipazione alle prove nazionali standardizzate non costituisce requisito necessario per l'ammissione.

Secondo ciclo: gli studenti sosterranno due prove scritte, anziché tre, e un colloquio. La prima prova di italiano è a carattere nazionale. La seconda prova mira a verificare le competenze in una delle materie caratterizzanti l'indirizzo di studio ed è predisposta dalla commissione d'esame. Il colloquio verifica le competenze dello studente nelle materie curricolari.

La partecipazione alle prove nazionali standardizzate e ai Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento (PCTO) non costituisce requisito necessario per l'ammissione all'esame.  

Il Ministero dell'istruzione ha pubblicato i testi definitivi delle Ordinanze il 14 marzo 2022.

2021

Misure urgenti per la ripresa in sicurezza delle attività per l'anno scolastico e accademico 2021/2022

Il 6 agosto 2021 è stato approvato dal Governo il DL n. 111, contenente le misure urgenti da adottare per l'anno scolastico e accademico 2021/2022 per contrastare i contagi da Covid-19.

Il decreto sarà discusso in Parlamento e dovrà essere approvato e convertito in legge entro il 9 ottobre. In caso di approvazione e di conversione in legge, le misure in esso contenute si applicheranno fino al termine dell'emergenza, a oggi fissato per il 31 dicembre 2021.

Il 10 settembre il Governo ha approvato il DL n. 122 che amplia l'applicazione del decreto precedente.

Le misure contenute nei decreti si applicano a tutti gli istituti di sistemi di istruzione e formazione statale e regionale.

Per quanto riguarda i servizi educativi per l'infanzia e le istituzioni scolastiche, i decreti stabiliscono che:

  • non saranno svolte attività di didattica a distanza; sono possibili deroghe a livello regionale o comunale esclusivamente per le scuole che si trovino nelle zone rosse o arancioni secondo i criteri stabiliti a livello nazionale;
  • a tutti i livelli scolastici, il personale e gli studenti, ad eccezione dei bambini di età inferiore ai 6 anni e di coloro che ne sono esonerati per motivi certificati, devono indossare la mascherina;
  • tutti devono mantenere la distanza interpersonale di almeno 1 metro e non è consentito l'accesso a chi ha una temperatura corporea superiore a 37,5° C;
  • il personale docente e non docente deve essere munito della certificazione verde, ossia il documento che certifica o la vaccinazione contro il SARS-CoV-2 o la guarigione dall'infezione o la risposta negativa al tampone;
  • l'esibizione della certificazione verde è obbligatoria per tutti coloro che accedono alle scuole come visitatori esterni, compresi i genitori.

Il Green pass non è obbligatorio per coloro che sono esonerati dalla campagna vaccinale per motivi certificati.

Piano scuola estate

Ad aprile 2021, il Ministro dell'istruzione ha annunciato il Piano scuola estate che, attraverso finanziamenti dedicati, ha lo scopo di mantenere aperte le scuole nel periodo estivo per rinforzare le competenze disciplinari e relazionali che gli studenti hanno perso durante l'anno di pandemia e accompagnarli verso il nuovo anno scolastico.

Le attività sono finanziante con 510 milioni di euro provenienti da fondi nazionali ed europei e ai quali le scuole accedono attraverso la presentazione di domanda apposita.

Le attività sono svolte dal personale docente e ATA delle scuole e possono coinvolgere anche esperti esterni e il terzo settore.

Il Piano è organizzato in tre fasi:

La Fase I (giugno) ha lo scopo di rinforzare e potenziare le competenze disciplinari e relazionali degli alunni e studenti attraverso il lavoro collaborativo, attività all'aperto, laboratori e altre attività che possono coinvolgere anche esperti esterni.

Nella Fase II (luglio-agosto) gli studenti possono recuperare la socialità persa attraverso attività connesse alla musica, l'arte, lo sport, le competenze digitali, la sostenibilità e l'ambiente, la scrittura creativa, ecc. Anche questa fase vede il coinvolgimento di soggetti e spazi esterni come teatri, musei, biblioteche, parchi, cinema e centri sportivi.

La Fase III (settembre) accompagna gli studenti verso il nuovo anno scolastico e, oltre alle attività delle fasi precedenti, prevede l'orientamento, il supporto psicologico e attività di inclusione.

Il Ministero ha attivato un sito dedicato al Piano scuola estate in cui le scuole, le famiglie e gli studenti possono trovare le informazioni di cui necessitano.

Esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione

Il 4 marzo 2021, il Ministro dell'istruzione ha firmato le due Ordinanze che definiscono l'organizzazione degli esami di Stato conclusivi dei due cicli di istruzione. Nel 2021, così come è stato nel 2020, l'organizzazione degli esami terrà conto delle sfide che scuole e studenti hanno dovuto affrontare a causa della pandemia da covid-19. Il Ministero ha anche fornito le griglie di valutazione. Le Ordinanze e tutti i documenti relativi agli esami di Stato sono disponibili sul sito del Ministero dell'istruzione.

Entrambi gli esami si tengono in forma di colloquio orale davanti a una commissione esaminatrice. 

Primo ciclo: entro il 7 maggio il consiglio di classe assegnerà a ogni studente un argomento tenendo conto delle sue aree di interesse e, su quel tema, lo studente produrrà un elaborato che sarà consegnato entro un mese. I docenti individueranno insieme alle studentesse e agli studenti la forma dell'elaborato che potrà essere una tesina o un elaborato multimediale, artistico o tecnico-pratico e potrà coinvolgere una o più materie. Gli studenti avranno il supporto dei docenti di classe per la produzione dei loro lavori. Il colloquio servirà ad accertare i livelli di padronanza della lingua italiana e delle lingue straniere, le competenze logico-matematiche e quelle di educazione civica.

Secondo ciclo: entro la fine di aprile il consiglio di classe assegnerà un argomento a ogni studente tenendo conto del percorso di studi e delle materie caratterizzanti l'indirizzo di studi, come indicate dal Ministro dell'istruzione. Gli studenti avranno un mese di tempo per produrre un elaborato originale che potrà avere forme diverse in base al tipo di scuola frequentata. Il colloquio servirà alle studentesse e agli studenti per dimostrare le conoscenze e competenze acquisite in ciascuna materia e la capacità di utilizzarle per argomentare in modo critico e personale, anche utilizzando la lingua straniera. A tal fine, il colloquio partirà dalla discussione dell'elaborato fatto dallo studente sull'argomento assegnato e si svilupperà attraverso l'analisi di un testo di italiano e di altri documenti scelti dalla commissione che valuterà anche le competenze acquisite attraverso i Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento e nell'ambito dell'educazione civica. Il colloquio durerà circa 60 minuti.